Crescere in Sonus faber a pane e high end design: intervista ad Alberto (Design Department)
Far parte di uno dei reparti design più divertenti al mondo, lavorare con Livio Cucuzza, imparare ogni giorno, e veder nascere progetti come Olympica e Lilium, ma anche la serie Galileo di Audio Research e la cuffie Pryma 01.
Non è facile la vita al reparto design, ma è un’esaltante sfida continua.
Ci racconta la sua esperienza Alberto, 27 anni, designer di Sonus faber.
Da quanti anni lavori in Sf?
3 anni, sono uno degli ultimi arrivati.
Descrivici in cosa consiste esattamente il tuo lavoro per Sonus faber in azienda: quali sono i tuoi compiti, qual è il tuo team di lavoro?
Come prima cosa ricevo i briefing da Mauro e Livio sulle idee di partenza per un nuovo diffusore. A questo punto faccio ricerche estetiche e funzionali sulla scelta dei materiali per la progettazione dei diffusori acustici; con Livio ci confrontiamo e approfondiamo le idee generali, dando finalmente vita all’oggetto attraverso disegni a mano, ma anche prototipazione in 3D. Solo dopo questo passaggio partiamo con la fase di ingegnerizzazione con il reparto Ricerca e Sviluppo ed infine assieme al reparto marketing per un confronto finale sulla strategia di comunicazione.
Il design di Sonus faber: dal legno massello alla pelle all’alluminio. Le forme ed i gusti sono cambiati, ma gli elementi distintivi del marchio sono rimasti immutati, e molto spesso hanno precorso i tempi. Com’è lavorare mantenendo questi standard?
Lavorare con questa cosa in mente è fantastico; è bello sfidare te stesso di fronte a questo tipo di difficoltà. Realizzare concretamente le tue idee è invece più difficile ma non per questo meno appagante! Le possibilità costruttive sono moltissime e abbiamo la possibilità di spaziare a 360 gradi per trovare la soluzione migliore.
La cosa più divertente e quella più stressante nella progettazione di nuovi diffusori?
Mi diverte scegliere colori e materiali, perché posso trovare infiniti modi per esprimere la mia creatività. La cosa che più mi stressa, invece, è dover presentare le proposte ai vertici: in un incontro vengono condensati mesi di lavoro, è un momento cruciale ed importantissimo per stabilire il tipo di lavoro dei mesi successivi!
Quando un prodotto può dirsi davvero concluso, e quando vi ritenete soddisfatti?
Generalmente dopo la prima pilot production (da 50 a 100 pezzi, a seconda del livello di complessità della produzione del diffusore) c’è un secondo giro di produzione. Quando arriva, vuol dire che ci siamo. Ma noi siamo davvero soddisfatti quando il nuovo diffusore è accompagnato da una precisa strategia di comunicazione.
Avete una sorta di rito per festeggiare, o un rituale scaramantico che attuate prima del lancio di un nuovo prodotto?
No, sei talmente preso da non guardare nemmeno l’orologio.
Dopo, quando il lavoro è concluso, ci si concede un po’ di festa.
Salutaci con il nome del tuo diffusore Sf preferito, e il vinile che metteresti per farlo suonare.
Ex3ma, il primo diffusore Sonus faber di cui abbia seguito l’intero processo creativo. Da abbinare con Stairway to Heaven dei Led Zeppelin.