Se guardate il retro dei vostri diffusori acustici Sonus faber, potrete notare, a seconda del modello, come ci siano due coppie di connettori, caratterizzate da due diversi colori (rosso e nero) e da due differenti specifiche (generalmente: low in basso, mid-high in alto).
Perché questa distinzione, e a cosa può servire? Innanzitutto, a esplorare nuove esperienze d’ascolto!
Mono-wiring e bi-wiring, la differenza
Tutti i diffusori acustici Sonus faber possono essere connessi in configurazione mono-wiring oppure bi-wiring. Fanno eccezione solamente i modelli on-wall, che presentano solo una coppia di connettori, e i modelli della collezione Reference, che invece ne hanno ben 3.
In altre parole, per dare loro potenza dal nostro amplificatore potremo usare due cavi singoli, o due coppie di cavi per ogni diffusore.
Perché questa scelta?
Per darvi piena libertà di sperimentare e di scegliere la migliore configurazione sonora in base al vostro gusto e alle vostre esigenze.
I diffusori acustici Sonus faber vengono imballati per essere pronti all’uso in configurazione mono-wiring.
In questa configurazione potrete verificare che, in ogni diffusore, i morsetti di colore nero e rosso sono accoppiati da un “ponticello” (nero-nero e rosso-rosso).
Per collegare i diffusori all’amplificatore avrete quindi bisogno di due cavi, un cavo per diffusore, che termina con due connettori ad ogni capo: per ogni diffusore, dunque, due connettori sono impegnati e due sono “liberi”. In questa maniera, lascerete che la rete di crossover si occupi di gestire totalmente la carica sonora tra le frequenze medio-alte e quelle basse.
Ci sono molti punti di vista riguardo alla scelta del connettore da utilizzare, se quello medio-alto o quello basso…lasciamo totale libertà visto che non esiste una scelta certamente migliore, la differenza starà nelle orecchie di chi ascolta!
Potreste però sentire l’esigenza di sperimentare nella ricerca di un suono più ricco in alcune sfumature della gamma bassa o più presente negli acuti, e quindi di voler alterare il lavoro del crossover. Ecco perché esiste la configurazione bi-wiring, ovvero la possibilità di fornire il segnale proveniente dalla sezione amplificatrice dell’impianto verso il diffusore in modo separato, mediante collegamenti dedicati, uno per le frequenze basse e uno per le frequenze medio-alte.
Le possibilità di sperimentazione offerte dal bi-wiring sono diverse: dall’utilizzo di speciali cavi per bi-wiring che terminano con due coppie di connettori al capo dei diffusori da agganciare nei quattro morsetti, che saranno alla fine tutti occupati, all’utilizzo di una doppia amplificazione, con una macchina dedicata ai bassi ed una ai medio-alti, raddoppiando il numero di cavi (due per ogni diffusore, collegati ad altrettanti amplificatori).
Parola d’ordine: testare
Il bello di avere un sistema di diffusori acustici è poter sperimentare e testare diverse configurazioni, da cambiare anche nel corso del tempo.
Ecco perché consigliamo non solo il mono-wiring, ma anche bi-wiring da provare almeno una volta, così da poter sentire la differenza dei due scenari e conoscere in maniera più profonda le potenzialità e caratteristiche del proprio prodotto.