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Alan Sircom ha recensito i diffusori bookshelf Electa Amator III, definendoli “tra ispirazione e innovazione”. Ha iniziato precisando un punto fondamentale: copiare spudoratamente il passato rischia di danneggiare non solo il passato stesso, ma anche il presente e il futuro. Fortunatamente, Sonus faber ha creato un prodotto che è un omaggio alle glorie del passato, ma non un banale “copia e incolla”.

Respirare lo stile italiano sia acusticamente che esteticamente
La perfetta configurazione di medio e alto mette in risalto un suono ricco delle naturali sfumature delle voci e degli strumenti musicali.
Come i suoi predecessori, Electa Amator III ha un suono deciso e caldo, ed estremamente ampio. L’autore ha scritto:” le Electa Amator III mettono in luce i vantaggi di entrambi i mondi, sia quello dei diffusori da stand, che quello dei diffusori da pavimento. Il suono infatti, che sembra provenire da una piccola sorgente puntiforme, risulta definito e preciso. Contemporaneamente, la profondità dei bassi è potente a tal punto da far pensare a diffusori acustici da pavimento.”
Sircom ha apprezzato il tweeter da 28mm con cupola in seta caratterizzato dalla tecnologia DAD(Damped Apex Dome), questa volta unita al tweeter da tre archetti anziché due, in omaggio alla sua antenata. Ha piacevolmente commentato anche il mid-woofer da 180mm con membrana in polpa di cellulosa, sviluppato ad hoc per questo progetto.

Conclusioni
Citando l’autore: “Il suono è dettagliato, dinamico, dotato di un palcoscenico sonoro ampio e ben costruito. I diffusori high-end suonano adorabilmente quando si ascolta musica, che è proprio la funzione principale di una coppia di diffusori acustici. Tanti dicono che la bellezza risiede internamente; le Electa Amator III combattono per distinguersi in questo: sono meravigliose dentro esattamente come fuori.”.

La recensione completa è disponibile qui.