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Introdotto nel 1948, il vinile costituisce uno dei primi supporti per la riproduzione e memorizzazione del suono. Dopo un forte calo di apprezzamento negli anni ‘80 e ‘90 dovuto all’arrivo di audiocassette e CD, il vinile oggi è tornato alla grande, una scelta per gli intenditori, ma non solo, che nasce dall’amore per l’ascolto.

 

Il vinile, infatti, si distingue per un timbro differente da quello ottenuto dai sistemi digitali odierni, più naturale, autentico e avvolgente nella riproduzione, che permette di apprezzare al meglio le sfumature del suono. È un supporto che sposa alla perfezione la voce calda dei nostri diffusori Sonus faber e crea un’atmosfera magica che rende unico ogni ascolto.

Per questo, proponiamo una lista di 10 vinili per iniziare la vostra raccolta da neofiti. La selezione spazia tra diversi generi musicali, dal jazz, al rock, alla musica classica, per cui sono stati scelti alcuni album che hanno segnato la storia della musica e possono definirsi pionieri di importanti evoluzioni stilistiche.

  • Boléro, 1928: danza spagnola nata nel XVIII secolo è stata composta ex novo da Maurice Ravel, su commissione della ballerina russa Ida Rubinštejn. Questo brano è da apprezzare in modo particolare per l’utilizzo delle diverse sonorità e della complessa strumentazione.
  • Kind of blue, 1959: una pietra miliare della storia del jazz, realizzato da Miles Davis, tra i più originali ed influenti trombettisti statunitensi di sempre. Nel 2003 la celebre rivista musicale Rolling Stone, nella sua classifica sui 500 migliori album di ogni tempo, indicò Kind of Blue al 12º posto.
  • Abbey Road, 1969: l’album di genere rock beat pop con una delle copertine più celebri della storia della musica, l’ultimo inciso dai The Beatles prima della loro separazione. Nel lato A ci sono pezzi celebri come Come Together o Here Comes the Sun mentre il lato B è costituito da un lunghissimo medley.
  • What’s going on, 1971: l’album soul di Marvin Gaye, tratta temi quali l’abuso di droga, povertà e della guerra del Vietnam non molto comuni per questo genere musicale, ma che hanno decretato il successo commerciale e critico dell’album.
  • The dark side of the moon, 1973: l’ottavo album di genere rock psichedelico sperimentale dei Pink Floyd, che in America vanta il record di maggiore permanenza nelle 200 top-song. I testi si incentrano sugli aspetti che sfuggono al controllo razionale dell’animo umano, da qui il “lato buio”, cui il titolo metaforicamente fa riferimento.
  • Thriller, 1982: uno degli album più venduti di sempre, il capolavoro di Michael Jackson, che ha segnato la storia della musica tanto da ricevere in totale 101 dischi di platino, 17 dischi di diamante e 8 dischi d’oro. Michael Jackson ammise di essersi ispirato a Hot Space che si rivelò un flop per i Queen.
  • Electric Ladyland, 1968: tra i migliori capolavori di Jimi Hendrix, il chitarrista che con il suo stile unico e inimitabile ha segnato la storia del rock. L’album ebbe ben presto un successo notevole, raggiungendo il 1º posto nella chart americana, diventando così l’unico album di Hendrix a conquistare la vetta della classifica.
  • The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars, 1972: il quinto album di David Bowie, artista innovatore dallo stile eclettico, che spazia tra pop e rock. È considerato il disco con cui Bowie è riuscito ad affermarsi come artista coerente creando un album definito il “culmine logico del glam”
  • Sticky fingers, 1971: considerato uno dei migliori album dei The Rolling Stones espressione di una combinazione tra rock e blues capace di rimanere alla posizione numero 1 per cinque settimane nella classifica inglese e per quattro in quella americana.
  • Random Access Memories, 2013: quarto album del gruppo musicale francese Daft Punk, esponente della house music. Anticipato dal singolo Get Lucky, è stato pubblicato dopo 8 anni dal loro ultimo album, ricevendo molte plausi dalla critica musicale.