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Così come le venature di una corteccia raccontano la storia dell’albero che le porta, le venature del legno di un cabinet narrano la storia di Sonus faber: oggi si parla degli esordi dell’azienda di Arcugnano e dei grandi diffusori musicali che ne hanno fatto la storia.

Si comincia con Parva, nel 1983: un diffusore di piccole dimensioni, pensato per fare la differenza a livello di suono, e per adattarsi perfettamente in abitazioni di qualsiasi dimensione.
Negli anni Ottanta non esisteva ancora sul mercato un diffusore di ridotte dimensioni capace di riprodurre un suono così naturale come quello che i primi fortunati audiofili udirono da questo due vie, il primo ad essere realizzato in legno massello e con un cono in kevlar, e che non rimase a lungo solo sul mercato.

In Sonus faber studiammo a fondo un metodo per far risuonare il cabinet come se fosse uno strumento musicale: dal punto di vista dei materiali, il legno massello fu una scelta naturale quanto sofisticata, guardando alle strade percorse in quegli anni dagli altri produttori internazionali.
Inoltre il legno di noce veniva selezionato da fidatissimi laboratori italiani, perché ogni prodotto fosse l’espressione dell’essenza del Made in Italy che ci contraddistingueva allora come oggi.
Le sperimentazioni non riguardarono solo i materiali del cabinet, ma anche l’impianto: così, nell’intento di ridurre all’essenziale il progetto elettroacustico, nacque Minima, il 2 vie in noce che esordì per la prima volta con il retro in pelle e non in legno.

Nel 1991 Extrema mescolò le carte: essendo un diffusore “estremo” presentava un cabinet in legno di noce molto complesso, dotato di fianchi disaccoppiati: un azzardo e al tempo stesso un accorgimento ingegnoso per arrivare ad un suono ancora più puro e naturale, che ci si aspetta dalla “supercar” dei diffusori Sonus faber, prodotta in soli 1.000 esemplari.

Legno e non solo: la ricerca di Sonus faber sull’uso del legno in musica ed in particolare sull’arte liutaia cremonese arrivò a nuovi livelli nel 1993 con Guarneri Homage, dove la tipica forma a Liuto si accompagna ad un imponente piedistallo in marmo e squisiti dettagli poetici, come la mascherina protettiva che ricorda le corde di uno strumento musicale.

La ricerca continua fino a raggiungere nuovi traguardi nel 1995 con Concertino: questo due vie in legno di noce è ancora oggi tra i diffusori Sonus faber di maggior successo, con 15.000 copie vendute in tutto il mondo.